In occasione del finissage di ‘Tradui/zioni d’Eurasia Reloaded’, il MAO di Torino propone una performance della sound artist Leila Bencharnia.

Domenica 1 settembre segna la chiusura della mostra Tradui/zioni d’Eurasia Reloaded, in corso al MAO – Museo d’Arte Orientale di Torino dallo scorso 12 aprile. In occasione del finissage, e in preparazione della prossima mostra di Yto Barrada alla Fondazione Merz prevista per la primavera 2025, il MAO propone un evento musicale speciale dedicato alla decolonizzazione dell’ascolto. La performance si terrà sabato 7 settembre presso la Fondazione Merz, a Torino.

Leila Bencharnia
Foto da Ufficio Stampa

Protagonista della serata Leila Bencharnia, sound artist di origine marocchina attiva tra Milano e Berlino. Figliə di un musicista tradizionale marocchino, Bencharnia ha sviluppato un dialogo profondo con il suono fin dall’infanzia, trascorsa in un villaggio tra le montagne dell’Atlante. Il suo lavoro sonoro si basa su materiali analogici come nastri, vinili e sintetizzatori, esplorando l’ascolto radicale come forma di trasmissione della conoscenza.

In questo modo, la pratica di Bencharnia si impegna attivamente nella decolonizzazione dell’ascolto, affrontando la complessità sociale e politica attraverso il suono. Attualmente, la sua ricerca si concentra sul linguaggio dei tessuti indigeni Tamazight e sulla matematica dei frattali africani, esaminando la loro interazione con il suono.

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A cura di Chiara Lee e Freddie Murphy
Sabato 7 settembre 2024, ore 18:30
Fondazione Merz, Via Limone 24, Torino
Ingresso libero fino a esaurimento posti

Immagini da Ufficio Stampa

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