Un percorso tra arte contemporanea e archeologia nel Parco di Herakleia, dove installazioni immersive dialogano con i resti del passato e il paesaggio naturale.

È stato presentato in anteprima alla Triennale Milano il progetto di valorizzazione artistica Siris per il Parco Archeologico di Herakleia a Policoro (Matera). Come annunciato qualche settimana fa (qui l’articolo dedicato), l’intervento è stato curato da STUDIO STUDIO STUDIO, laboratorio interdisciplinare fondato da Edoardo Tresoldi. Promosso dal Ministero della Cultura e finanziato dal Programma Operativo Nazionale (PON) Cultura e Sviluppo (FESR 2014-2020), il progetto mira a valorizzare le testimonianze archeologiche del sito attraverso l’arte contemporanea, creando un dialogo tra passato e presente, natura e cultura.

Siris
© STUDIO STUDIO STUDIO da Ufficio Stampa

Le opere si concentrano nella Vallata Mediana del Parco, che ospita importanti resti archeologici come il Tempio Arcaico e il Santuario di Demetra. Attraverso un approccio non invasivo, le nuove installazioni artistiche offrono una nuova interpretazione di questi monumenti, rendendoli fruibili anche per un pubblico non specializzato. In questo modo, non solo si offre una nuova visione del patrimonio archeologico di Policoro, ma si rappresenta anche un esempio di come l’arte contemporanea possa interagire con i contesti storici, rendendoli più accessibili e vivi per le nuove generazioni.

Tra gli interventi principali, il duo belga Gijs Van Vaerenbergh ha realizzato la Rovina Inversa, che reinterpreta il Tempio Arcaico rievocandone la parte superiore. Così, i visitatori possono camminare sotto una struttura reticolare che suggerisce la monumentalità dell’edificio. L’artista spagnola Selva Aparicio, invece, ha creato un percorso meditativo nel Bosco Sacro, con sculture ispirate alle edicole votive, che conducono i visitatori attraverso la rigogliosa vegetazione verso le rovine del Santuario di Demetra.

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Infine, l’artista e musicista italiano Max Magaldi ha ideato una sonorizzazione immersiva, fruibile tramite un’app. Questa interagisce con il paesaggio e i movimenti dei visitatori, arricchendo l’esperienza del Parco con suoni e parole in una Natura aumentata.

Siris
© Selva Aparicio da Ufficio Stampa

La realizzazione delle opere è iniziata a settembre 2024 e sarà completata nella primavera del 2025. L’intero processo creativo, dai sopralluoghi sino all’installazione, sarà raccontato dal documentario di Giovanni Troilo, autore di portata internazionale che ha firmato diversi progetti dedicati all’arte e alla cultura contemporanee.

Il Parco Archeologico di Herakleia è uno dei siti compresi nella rete dei Musei e Parchi Archeologici Nazionali gestiti dalla Direzione Regionale Musei Nazionali della Basilicata.

Il video teaser del progetto per il Parco Archeologico di Herakleia

Immagini da Ufficio Stampa

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