Il 19 e 20 novembre nei cinema italiani, un documentario celebra Camille Pissarro, guida visionaria dell’Impressionismo, tra lettere inedite, capolavori e testimonianze.

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Per celebrare i 150 anni dalla prima esposizione impressionista, il 19 e 20 novembre arriva nei cinema italiani Pissarro. Il padre dell’Impressionismo. Nuovo appuntamento per la rassegna Grande Arte al Cinema, il documentario è diretto da David Bickerstaff con la produzione di Phil Grabsky per Exhibition on Screen. L’elenco delle sale è su nexostudios.it e le prevendite sono già aperte.

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Camille Pissarro, nato nelle Antille nel 1830, scoprì la sua vocazione artistica a Parigi e, a 43 anni, fondò un gruppo che avrebbe segnato la storia dell’arte. Alla prima esposizione del gruppo, i critici risposero con disprezzo, ma proprio da quell’evento il nome Impressionisti iniziò il suo viaggio leggendario. Per quattro decenni, Pissarro fu la guida e l’anima del movimento, ispirando artisti come Claude Monet e Paul Cézanne.

Design for a Fan_ The Pea Stakers, 1890, Camille Pissarro, courtesy of Ashmolean Museum, University of Oxford (portrait)
Design for a Fan_ The Pea Stakers, 1890, Camille Pissarro, courtesy of Ashmolean Museum, University of Oxford (portrait) via Ufficio Stampa

Il film ripercorre la vita e l’opera di Pissarro attraverso lettere personali e archivi esclusivi dell’Università di Parigi e dell’Ashmolean Museum di Oxford, che ospita la più vasta raccolta di materiali sull’artista. Le opere dal Kunstmuseum di Basilea mostrano il ruolo decisivo di Pissarro nel plasmare il movimento impressionista. E dimostrano come, senza di lui, l’Impressionismo non sarebbe stato quello che conosciamo oggi.

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Ogni volta che inizio un progetto su un artista, non vedo l’ora di scoprire qualcosa di nuovo su di lui”, racconta il regista David Bickerstaff. “Nato da una famiglia di origine ebraica a St. Thomas, nelle Indie Occidentali, Pissarro divenne un padre di famiglia dedito al lavoro, un uomo generoso, appassionato, sperimentatore. Un artista colto, astuto, socialmente consapevole e anarchico. Era anche un grande scrittore di lettere. Il che è un dono per un documentarista, in quanto questi scritti forniscono una visione intima sui suoi pensieri, sul mondo in cui viveva, sulle influenze che gli altri avevano su di lui e sul suo approccio infallibile al fare arte.

Woman Bathing Her Feet in a Brook, 1894 to 95, Camille Pissarro
Woman Bathing Her Feet in a Brook, 1894 to 95, Camille Pissarro via Ufficio Stampa

E aggiunge: “È difficile identificare l’opera più famosa di Pissarro. Ma la cosa che mi è apparsa evidente durante la realizzazione di questo film è che è proprio la sua particolare e sperimentale rappresentazione della campagna francese e delle strade parigine ad aver definito ciò che oggi intendiamo per grande pittura impressionista. Non c’è da stupirsi che Pissarro sia stato definito ‘il padre’ dell’Impressionismo”.

Arricchiscono la narrazione le interviste con esperti dell’Ashmolean e del Kunstmuseum, oltre a Claire Durand-Ruel dell’archivio Durand-Ruel di Parigi, che offre uno sguardo intimo su Pissarro come uomo e artista.

Immagini da Ufficio Stampa

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