Joys con YARDA: un nuovo ‘pezzo’ per il Metro Urban Museum di Brescia

A Brescia il primo Metro Urban Museum d’Italia: YARDA, il nuovo intervento artistico di Joys, aggiunge un nuovo pezzo al suo percorso di trasformazione artistica. Dopo i lavori di Luca Font e Demsky. Con un approccio che fonde staticità e movimento, Joys trasforma il deposito della metropolitana in via Magnolini 3 con un murale monumentale e un treno d’arte, confermando Brescia come laboratorio di innovazione culturale.

Joys – YARDA – deposito della metropolitana di Brescia – Ufficio stampa

YARDA: Joys crea un dialogo tra tradizione e innovazione murale a Brescia

Il titolo YARDA racchiude un significato simbolico e linguistico: Yard nel gergo dei writer indica i depositi ferroviari e metropolitani, luoghi di creazione e incontro per i graffiti artist. L’aggiunta della ‘A’ italianizza il termine, collegando le radici storiche del graffitismo e della street art con le sue evoluzioni contemporanee.

“YARDA è il cuore di ciò che faccio da oltre 30 anni,” spiega Joys. “Unisce la tradizione del graffitismo con la possibilità di dialogare con l’architettura e la comunità urbana”. Il progetto si sviluppa su due livelli: il treno della metropolitana, decorato esternamente, porta l’arte in movimento, mentre il murale sul deposito riflette un equilibrio tra architettura e natura, grazie alle sue tonalità verdi.

Joys – YARDA – deposito della metropolitana di Brescia

Yarda è arte in movimento e spazi statici: l’opera di Joys

Il progetto YARDA racchiude l’essenza del dialogo tra arte e spazio pubblico. “Per me questo progetto è una naturale evoluzione” spiega Joys. “Decorare un muro o un treno rappresenta le fondamenta di ciò che faccio da 40 anni, portando l’arte urbana al centro della quotidianità”. Le tonalità di verde utilizzate per il murale si fondono con l’architettura circostante, mentre il treno, arricchito con geometrie e colori vivaci, diventa una tela viaggiante che attraversa la città, raggiungendo un pubblico ampio e diversificato.

Dal punto di vista curatoriale, Ludovico Minelli sottolinea: “L’opera su muro si integra con l’ambiente statico, dialogando con le architetture esistenti, mentre il treno rappresenta un omaggio al graffitismo internazionale, con un linguaggio dinamico che interagisce direttamente con il pubblico in movimento”.

Joys – YARDA – deposito della metropolitana di Brescia – Ufficio stampa

A Brescia YARDA di Joys aggiunge un pezzo per il Metro Urban Museum di Brescia

Lanciato nel 2023 in occasione del decimo anniversario della metropolitana e dell’anno di Brescia Bergamo Capitale della Cultura, il Metro Urban Museum punta a trasformare la metropolitana in una piattaforma di arte pubblica accessibile. Dopo Connessioni di Luca Font, che ha decorato 400 mq di muro e un treno d’arte, e Hypr Metrobot™ di Demsky, che ha portato un’estetica digitale ispirata ai videogiochi arcade, YARDA aggiunge una dimensione di partecipazione collettiva.

“Questi interventi raccontano la possibilità di trasformare spazi funzionali in luoghi di meraviglia” spiega il curatore Ludovico Minelli. “Il Metro Urban Museum vuole essere un progetto che dialoga con la città e rende l’arte parte della quotidianità”.

Joys: oltre YARDA un linguaggio geometrico e universale

Cristian Bovo, noto come Joys, è attivo dagli anni ’90 e ha portato il suo stile distintivo in tutto il mondo, da Shenzhen a Washington DC, passando per Seoul. “Le mie opere seguono una logica geometrica precisa” racconta l’artista. “Ogni linea è pensata per armonizzarsi con lo spazio, che si tratti di un muro o di un treno in movimento.”

Le sue creazioni combinano lettering tridimensionale, forme dinamiche e una profonda attenzione al contesto, rendendolo uno dei maggiori esponenti dell’arte urbana contemporanea.

Joys – YARDA – deposito della metropolitana di Brescia – Ufficio stampa

A Brescia è sempre più reale il progetto del primo Metro Urban Museum d’Italia e dopo YARDA che grazie Joys porta un nuovo intervento artistico che non è altro che un altro passo verso la realizzazione del primo museo urbano d’Italia, un luogo in cui l’arte incontra la mobilità e trasforma il paesaggio urbano in un’esperienza condivisa di bellezza e creatività.