Manca pochissimo all’apertura a Roma del GAMM Game Museum: tutto quello che dovete sapere sul Museo del videogioco.
Il Museo del videogioco più grande d’Italia sta per aprire le sue porte nel cuore di Roma, a Piazza della Repubblia: GAMM Game Museum inaugurerà il prossimo 30 novembre grazie Vigamus – Il Museo del Videogioco di Roma, che dal 2012 ha registrato oltre due milioni di visitatori da tutto il mondo. GAMM è gestito da Kabuto, start-up innovativa e tecnologica, nata da un team con oltre 25 anni di esperienza nel settore.
Aperto 7 giorni su 7 in una location di circa 700mq – suddivisa su due livelli – GAMM ha trovato la sua casa all’interno di un edificio romano ottocentesco. Al suo interno, un’unica regia che comunica con oltre 120 schermi tra monitor, postazioni di gioco, totem interattivi e ledwall. Una perfetta fusione tra patrimonio architettonico e innovazione tecnologica. «Da sempre – dice Marco Accordi Rickards, Direttore del Museo e co-fondatore di Kabuto – Roma è stata la culla del nostro patrimonio artistico e culturale. Oggi, con GAMM, la città si apre a una nuova tipologia di cultura, celebrando il videogioco come forma d’arte interattiva. Un museo che non si limita a esporre console e videogiochi, ma che offre un’esperienza immersiva attraverso la storia, la tecnologia e il gameplay delle opere interattive».
GAMM Game Museum: le tre aree tematiche
L’ambiente espositivo del GAMM – i cui contenuti sono fruibili sia in italiano che in inglese – è articolato su tre aree tematiche interconnesse: GAMMDOME, PARC Path of Arcadia e HIP Historical Playground.
GAMMDOME
La prima delle tre aree tematiche del museo è GAMMDOME, un percorso immersivo con oltre 24 stazioni interattive digitali. All’interno di quest’area, è possibile esplorare collezioni videoludiche fisiche e virtuali attraverso percorsi tematici ad hoc. Tra i contenuti digitali si possono trovare oltre 30 contributi video di esperti del settore a livello internazionale – tra cui Don Daglow, Warren Spector e Denis Dyack – fruibili in esclusiva solo presso GAMM. Questi raccontano l’evoluzione della Games Industry esplorando le diverse aree di specializzazione professionale e creativa. I contenuti del GAMMDOME, inoltre, offrono alle scuole un’esperienza educativa e personalizzata, adatta all’età e agli interessi degli studenti. Un viaggio coinvolgente per approfondire, non solo la conoscenza e i meccanismi dei media interattivi, ma anche per stimolare la creatività e il pensiero critico.
PARC – Path of Arcadia
Dedicata alla golden age dei giochi coin-op, ovvero i classici videogiochi da bar e sala giochi diffusi tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’90, PARC – Path of Arcadia offre un’esperienza unica. Quest’area ospita più di 20 coin-op che ripercorrono l’evoluzione degli arcade, accompagnando i visitatori in un viaggio immersivo in stile gioco da tavolo alla scoperta dell’età d’oro dei videogiochi.
HIP – Historical Playground
HIP – Historical Playground è la terza area tematica di GAMM. È progettata per valorizzare il gameplay e il game design come centrali nella valorizzazione culturale e artistica dei videogiochi. In quest’area, i visitatori possono immergersi nell’universo del videogioco, esplorando struttura narrativa, tecniche di interazione e logiche di design che rendono ogni titolo unico. Il percorso offre, inoltre, uno sguardo approfondito sull’evoluzione storica dei videogiochi: dalle tecnologie che ne hanno plasmato lo sviluppo ai diversi target di pubblico a cui si rivolgono. Il catalogo di GAMM Game Museum comprende oltre 2000 titoli, accessibili attraverso postazioni interattive che consentono di giocare in modalità single player o multiplayer, a seconda del titolo e della configurazione scelta.
Al GAMM anche i videogiochi Made in Italy
La collezione di GAMM racconta anche l’evoluzione del medium sul territorio nazionale. Al suo interno troverete infatti testimonianze fisiche e digitali che hanno contribuito a scrivere la storia del Made in Italy. All’interno del museo sono presenti pezzi unici donati da Milestone, tra cui bozzetti originali dei circuiti di Screamer (1995) e Racing Evoluzione (2003), fino agli schizzi di concept art di MUD (2012). Questi materiali, tra cui storyboard e bug report di giochi come Screamer Rally (1997) e linee guida per MotoGP 07 (2007), offrono uno sguardo unico sul processo di sviluppo dei titoli che hanno contribuito a plasmare il genere racing in Italia.
Di rilievo anche la presenza di Artematica – casa italiana indipendente – che ha saputo reinterpretare il fascino del fumetto italiano con Diabolik: The Original Sin. Il museo ospita alcuni cimeli legati a questo progetto, come il kit di sviluppo dietro alla creazione del titolo su Wii e lo storyboard del videogioco Druuna Morbus Gravis. Quest’ultimo vede come protagonista l’eroina italiana del fumetto realizzato dall’artista Paolo Eleuteri Serpieri.
GAMM
Apertura: 30 novembre
Location: Via delle terme di Diocleziano 35, Roma
Ingresso: 7 giorni su 7 dalle 9.30 alle 19.30, aperture serali venerdì e sabato dalle 20.30 alle 23.30
Sito internet: https://gammuseum.com/