Con il suo nuovo intervento nel cuore di San Lorenzo a Roma, la street artist Laika accende i riflettori su Gaza. Il suo messaggio.
Durante la mattina di venerdì 17 gennaio, nel cuore dello storico quartiere di San Lorenzo, a Roma, è comparsa una nuova opera della street artist Laika. Il poster, intitolato Too Many Bombs, ritrae una madre palestinese che piange abbracciando un missile al posto di un bambino. Un’immagine potente e dolorosa che denuncia ancora una volta la tragedia umanitaria causata dalla guerra a Gaza.
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Affisso in via degli Aurunci, luogo simbolico legato alla Resistenza, il poster richiama immediatamente alla memoria un altro iconico lavoro. Ovvero, l’intervento di Banksy dal titolo Bomb Hugger che viene, qui, trasformato in un grido contro la devastazione e la perdita di vite umane.
Laika accompagna la sua opera con un commento che sottolinea l’impatto devastante del conflitto a Gaza. “Da questa domenica, dopo 15 mesi, 46.000 vittime, 85.000 tonnellate di bombe, 165.000 edifici distrutti e 206 giornalisti uccisi, inizierà finalmente la tregua a Gaza. Abbiamo assistito alla carneficina di massa più documentata della storia e gran parte dei governi del mondo si sono girati dall’altra parte, o hanno addirittura deciso di finanziarla”.
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“Ora non c’è più tempo da perdere”, prosegue la street artist. “Bisogna assicurare subito aiuti salvavita, beni di prima necessita ed il ripristino delle strutture sanitarie. Bisogna porre fine all’occupazione e intraprendere la strada per la creazione di uno stato di Palestina, condizione necessaria per raggiungere la pace. C’è da ricostruire un’intera società e un futuro che la guerra ha spazzato via. È diritto della popolazione Gazawi sopravvissuta ricominciare a vivere dignitosamente nella loro terra. Una terra martoriata dove ormai ci sono più bombe che bambini”.
Laika è tra le più enigmatiche e incisive street artist contemporanee. Comparsa sulla scena artistica nel 2019, ha saputo conquistare un ampio seguito grazie alla forza visiva e al messaggio politico delle sue opere. Ogni poster è un manifesto sociale e culturale, spesso affisso in luoghi simbolici per amplificarne l’impatto.
Con Too Many Bombs, Laika conferma ancora una volta il ruolo dell’arte come strumento di denuncia e di consapevolezza. La sua opera non è solo un grido contro la guerra, ma un invito a guardare oltre i numeri, a vedere le vite spezzate e a riflettere su cosa significhi davvero ricostruire un futuro.
Immagini da Ufficio Stampa