Il restauro dell’ultima opera del Maestro ha fatto emergere dettagli sepolti nella polvere del tempo: una scoperta emozionante
Caravaggio continua a meravigliare il mondo anche dopo secoli: all’interno della mostra Caravaggio 2025, inaugurata il 7 marzo a Roma presso Palazzo Barberini, è visibile anche Il Martirio di sant’Orsola, l’ultima opera dell’artista, eccezionalmente concessa da Intesa Sanpaolo e solitamente custodita nella sede napoletana dell’istituto bancario.
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Durante la pulitura organizzata in occasione della mostra, un intervento delicato affidato alle restauratrici Laura Cibrario e Fabiola Jatta, sono tornati in luce dettagli nascosti che il tempo aveva offuscato: tre figure sono riemerse dalla penombra del quadro. Accanto al volto di Attila, il re degli Unni respinto da Orsola, sono tornati visibili la punta del naso e il profilo dell’elmo di un soldato. Inoltre, un’altra figura, forse un pellegrino con un cappello, è stata riportata alla luce, insieme a un elmo con una fessura per gli occhi, situato proprio sopra la testa della santa. Questi ritrovamenti gettano nuova luce sulla composizione e sulla tecnica di Caravaggio, rivelando la straordinaria profondità narrativa che caratterizza la sua ultima produzione.
Martirio di Sant’Orsola, fiore all’occhiello di una mostra ambiziosa
Il restauro conservativo ha restituito all’opera la brillantezza cromatica originaria, enfatizzando le tonalità intense e il chiaroscuro drammatico che rendono unico lo stile del Merisi. Per l’occasione, hanno dotato il dipinto di una nuova cornice secentesca, progettata per integrarsi con il climaframe, un sistema avanzato di conservazione che garantisce la sua tutela a lungo termine.
“La responsabilità di avere in collezione l’ultimo dipinto di Caravaggio impone il coinvolgimento dei migliori studiosi, dei massimi esperti e delle imprese private con le maggiori competenze tecniche, nella consapevolezza di prendersi cura di un pezzo di patrimonio universale. Ogni decisione è presa insieme a Sovrintendenza e Ministero. Il restauro conservativo, la cura attenta, la nuova cornice e una migliore protezione permettono al pubblico di conoscere sempre meglio il valore delle collezioni di Intesa Sanpaolo”, ha dichiarato Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni storici di Intesa Sanpaolo e Direttore Generale delle Gallerie d’Italia.
La mostra Caravaggio 2025 è decisamente uno degli eventi espositivi più ambiziosi mai dedicati al maestro lombardo: curata da Francesca Cappelletti, Maria Cristina Terzaghi e Thomas Clement Salomon, l’esposizione raccoglie alcuni dei più grandi capolavori di Michelangelo Merisi, fra cui opere inedite e mai viste in Italia.