Dal 20 al 23 marzo 2025, al Superstudio Più di Milano, The Astronut Studio presenta ‘Il ghiacciaio è ghiaccio, il ghiaccio è acqua, l’acqua è vita’, un progetto artistico curato da Clelia Patella.

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Dal 20 al 23 marzo 2025, al Superstudio Più di Milano, The Astronut Studio presenta Il ghiacciaio è ghiaccio, il ghiaccio è acqua, l’acqua è vita, un progetto artistico curato da Clelia Patella. Con questa installazione, il collettivo artistico affronta uno dei temi più urgenti del nostro tempo: la crisi climatica.

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L’opera, interattiva e immersiva, nasce per stimolare il pubblico a riflettere sul destino del The Astronut, ufficio stampa Clelia Patella, il più grande delle Alpi, patrimonio mondiale dell’UNESCO. Grazie all’utilizzo innovativo dell’intelligenza artificiale e di un avanzato sound design, The Astronut trasforma dati scientifici in un’esperienza visiva e sonora unica, coinvolgendo emotivamente il visitatore nella lotta contro il cambiamento climatico.

Dalle preghiere antiche alla consapevolezza moderna

Il progetto trae ispirazione da una tradizione molto particolare degli abitanti di Fiesch, in Svizzera. Dal 1674, questa comunità pregava per fermare l’avanzata minacciosa dei ghiacciai, ma negli ultimi anni la situazione si è ribaltata completamente. Nel 2019, infatti, gli abitanti hanno deciso di aggiornare la loro preghiera: oggi chiedono di arrestare il rapido scioglimento dei ghiacciai, trasformando il rito antico in un appello moderno alla responsabilità ambientale.

L’installazione sonora proposta da Fieschdiffonde questa preghiera-mantra in 40 lingue diverse, creando così una narrazione globale e universale. Questa voce collettiva non solo rappresenta un messaggio potente, ma invita anche lo spettatore a partecipare direttamente.

L’interattività al centro dell’esperienza

All’interno dello spazio espositivo, il pubblico si trova davanti a un enorme ledwall sul quale scorrono immagini e dati scientifici legati allo scioglimento del ghiacciaio. Recitando la frase-mantra “Il Ghiacciaio è ghiaccio, il Ghiaccio è acqua, l’Acqua è Vita“, ogni visitatore può rallentare simbolicamente il degrado del ghiacciaio. Questo gesto interattivo rende l’esperienza non solo emozionante ma anche estremamente personale, sottolineando come ogni singola azione individuale possa avere un impatto concreto.

The Astronut introduce così un concetto originale e affascinante: il ghiacciaio come olobionte. Questo termine indica un organismo vivente complesso, formato da elementi biotici e abiotici interconnessi tra loro. Un messaggio potente che ci ricorda come anche noi, esseri umani, siamo profondamente legati alla natura.

Arte come attivismo ambientale

L’obiettivo dichiarato dell’opera è sensibilizzare il pubblico sull’importanza delle azioni quotidiane per la tutela ambientale. “Il ghiacciaio è ghiaccio, il ghiaccio è acqua, l’acqua è vita” non vuole essere solo una riflessione estetica, ma un vero e proprio invito all’azione.

Attraverso l’interazione diretta con il pubblico, The Astronut mira a risvegliare la responsabilità individuale e collettiva, sottolineando come ogni singolo gesto possa fare la differenza nella battaglia contro il cambiamento climatico.

In conclusione, l’installazione presentata a Milano diventa non solo una potente esperienza sensoriale e visiva, ma anche un manifesto di consapevolezza e impegno verso la sostenibilità del nostro pianeta. Un appuntamento da non perdere per chi vuole vivere da vicino il connubio tra arte, scienza e spiritualità, e sentirsi parte attiva di un cambiamento possibile.

The Astronut, ufficio stampa Clelia Patella
The Astronut, ufficio stampa Clelia Patella

The Astronut Bio dell’Artista

Artista digitale, produttore sonoro e musicista visionario, con oltre vent’anni di esperienza nel mondo dell’arte e della sperimentazione sonora.

Ha mosso i primi passi nella scena artistica italiana e internazionale degli anni ’90, segnando un momento chiave con l’organizzazione della tappa romana del tour “Nevermind” dei Nirvana. Fondatore del celebre “Festival Emergenza”, ha rivoluzionato la produzione musicale italiana creando, nel 2001, “Start-Studios”, il primo studio di registrazione digitale e factory musicale del Paese, collaborando con alcuni tra i più influenti artisti italiani e affermando la sua presenza nel panorama musicale nazionale.

La sua ricerca artistica abbraccia la composizione di colonne sonore e il sound design per importanti installazioni museali realizzate da Piero Angela e Paco Lanciano, tra cui “La Domus Romana”, “Il Foro di Augusto”, “Il Foro di Cesare” e lo spettacolare show di 3D mapping “Welcome to Rome”.

Nel 2017, spinto dalla fascinazione per il concetto di coscienza digitale, ha adottato l’identità artistica di “The Astronut”, dando vita a progetti che uniscono arte contemporanea, media digitali e nuove tecnologie. Il suo lavoro si focalizza su installazioni immersive che combinano audio spazializzato e design video 3D, esplorando le potenzialità del metaverso e della realtà virtuale (VR) e aumentata (AR). Le sue opere, esposte anche alla prestigiosa Triennale di Milano, puntano a creare esperienze artistiche inclusive e accessibili, superando le barriere sensoriali e sensibilizzando il pubblico sui temi della sostenibilità ambientale e della consapevolezza digitale.

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