Il 26 aprile, Sky Arte propone ‘Arte vs Guerra – Banksy e C215 a Borodyanka, Ucraina’, documentario che racconta l’arte come speranza.

Il 26 aprile alle 21:15, Sky Arte trasmette in prima visione Arte vs Guerra – Banksy e C215 a Borodyanka, Ucraina, disponibile in streaming su NOW e on demand. Narrato da Alessandro Sperduti, il documentario racconta come l’arte di Banksy e C215 abbia portato speranza a Borodyanka, città ucraina devastata dalla guerra nel 2022. Con il contributo di restauratori italiani, le loro opere sono state salvate per un futuro museo, simbolo di rinascita.
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È il 24 febbraio 2022 quando l’invasione russa dell’Ucraina colpisce duramente Borodyanka, a 58 km da Kiev. Quasi completamente distrutta, la città conta oltre 200 morti in due mesi. Dopo l’assedio, due street artist di fama mondiale, Banksy e C215 (Christian Guémy), arrivano tra le rovine. Banksy realizza due murales: La Ginnasta, una ragazza che volteggia tra le macerie, e Davide e Golia, un bambino che atterra un gigante con una mossa di judo.

C215, invece, dipinge graffiti su carri armati russi, uccelli su case bombardate, e ritratti di vittime come Dmytro Kotsiubaylo, un giovane caduto in battaglia, e una coppia di anziani uccisi nei bombardamenti. Queste opere, nate tra i palazzi distrutti, diventano simboli di resistenza e speranza.
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Queste opere, a rischio di degrado, sono state salvate da tre giovani restauratori italiani: Paola Ciaccia, Alessandro Cini e Maria Colonna, con un laboratorio a Pavia. In collaborazione con la municipalità di Borodyanka, hanno messo in sicurezza i murales, destinati a un futuro museo che sarà un faro per la ricostruzione. Il loro lavoro si svolge nella Casa della Cultura, centro di aggregazione per la comunità di cui il documentario segue le attività.
Voci e testimonianze
Arte vs Guerra intreccia le storie di chi ha vissuto il dramma di Borodyanka. C215 racconta la sua esperienza, mentre un amico di Dmytro Kotsiubaylo ricorda il giovane eroe. Una coppia di anziani sopravvissuti, una bambina di una scuola di danza distrutta e un poliziotto che ha perso la famiglia condividono il loro dolore e la loro resilienza. Le autorità locali descrivono il progetto del museo come un investimento nel futuro. Queste testimonianze, unite al lavoro dei restauratori, dipingono il ritratto di una comunità che, attraverso l’arte, guarda oltre la guerra.

È il potere della creatività come strumento di guarigione. Le opere, salvate dalle macerie, rappresentano un ponte verso la rinascita di Borodyanka. La narrazione di Alessandro Sperduti guida gli spettatori in un viaggio emozionante, dove l’arte si oppone alla distruzione, offrendo un messaggio universale di speranza e solidarietà.
Immagini da Ufficio Stampa