Sarah. La ragazza di Avetrana è la nuova docu-serie Sky Original prodotta da Groenlandia e tratta dall’omonimo libro scritto da Flavia Piccinni e Carmine Gazzanni (Fandango Libri, 2020). In quattro puntate, il doc ricostruisce tutta la vicenda non solo dal punto di vista giudiziario ma anche mediatico, concentrandosi sulla sua spettacolarizzazione.
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L’appuntamento è su Sky Documentaries dal 23 novembre alle 21.15, disponibile anche on demand e in streaming su NOW. La serie cerca di spiegare come Avetrana rappresenti il caso che più di ogni altro ha canalizzato l’attenzione mediatica creando un vero e proprio circo per il quale non interessava più la ricerca della verità, quanto sviscerare tutti gli aspetti più morbosi. Il punto di non ritorno è rappresentato da quanto accadde in diretta tv. Concetta Serrano, madre di Sarah, venne a sapere che la figlia non era in realtà scomparsa e che lo zio Michele Misseri aveva fatto ritrovare il suo corpo senza vita.
Da allora l’attenzione su Avetrana divenne spasmodica, tanto che tutte le persone coinvolte diventarono personaggi televisivi. Anche i passanti, gli abitanti, i vicini di casa e tutta la comunità avetranese divennero protagonisti di uno show dell’orrore.
Sarah. La ragazza di Avetrana su Sky: intervistato anche il fioraio testimone chiave
Il documentario, per la prima volta partendo da Avetrana, pone un interrogativo che tocca tutti i casi di cronaca diventati mediatici. Quanto può influire un racconto che insegue il macabro e il morboso nella ricerca della verità? Quanto può influire una narrazione così inquinata anche nelle indagini giudiziarie? Eppure è possibile che, senza quel peso mediatico, ancora oggi Michele Misseri non avrebbe fatto ritrovare il corpo di Sarah.
Scritto da Flavia Piccinni, Carmine Gazzanni, Matteo Billi e Christian Letruria, per la regia di Christian Letruria, Sarah. La ragazza di Avetrana è una riflessione su un caso che ha ancora molti coni d’ombra e, nonostante tre sentenze abbiano messo un punto sulla vicenda giudiziaria dell’omicidio di Sarah Scazzi, qualcuno sta ancora lottando per affermare un’altra verità. Come Franco Coppi, avvocato di Sabrina Misseri, condannata all’ergastolo insieme a Cosima, che ha fatto ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo.
Tra gli intervistati della serie anche il fioraio di Avetrana, testimone chiave del processo, che per la prima volta dopo dieci anni, torna a raccontare la sua versione dei fatti.