Al via lunedì 18 aprile l’edizione numero dieci di Made in Sud, show di Rai2 che per otto settimane porta la comicità in prima serata. Sul palco dell’Auditorium Rai di Napoli, nelle vesti di conduttori, una coppia nuova di zecca formata da Lorella Boccia e Clementino. Gag, musica, risate e intrattenimento sono gli ingredienti imprescindibili grazie a un cast che mette in campo conferme e novità.
Oltre 45 artisti, infatti, si alterneranno davanti al pubblico di Made in Sud che presenta, tra le new entry musicali, il rapper napoletano Livio Cori che duetterà con Mavi. La sigla e le musiche del programma sono firmate dal dj e compositore Frank Carpentieri mentre le coreografie sono di Fabrizio Mainini. Previsto inizialmente anche il coinvolgimento di Rocco Hunt che, tuttavia, per impegni tra l’Italia e l’estero non potrà essere presente nel cast. Irrompe tra i comici , invece, il ciclone romano Maurizio Battista.
Le parole di Lorella Boccia
“Sono veramente tanto emozionata”, esordisce Lorella Boccia in conferenza stampa. “Una decina di anni fa ho conosciuto Nando Mormone con cui ho fatto sit-com. Allora gli dissi che volevo studiare per raggiunge il palcoscenico di Made in Sud. A distanza di un po’ di anni ce l’ho fatta. L’entusiasmo c’è e non vediamo l’ora di essere sul palco”.
E ancora: “È il raggiungimento di un sogno, e non è stato facile arrivare agli obiettivi che mi sono sempre posta. Ho sempre avuto un’immensa passione per questo lavoro per il quale ho studiato tanto, tra Torre Annunziata e poi Roma. Da poco sono mamma e la mia vita è cambiata totalmente: la nascita di Luce mi ha permesso di approcciarmi al lavoro in modo diverso, anche sotto il punto di vista delle relazioni che sono molto più profonde”.
“Io cantare? Sono pessima, vi faccio un favore a non farlo!”, sorride Lorella Boccia. “Ma Clementino ballerà!”
Le parole di Clementino
L’emozione della conduttrice è condivisa anche dal compagno d’avventura Clementino: “Sono molto emozionato e non è una cosa formale da casinista dei villaggi turistici e rapper. Sono stato giudice a The Voice ma è la prima volta per me che presento un programma, con tutto il peso che comporta. Sono chiamato, se così vogliamo dire, a sostituire i grandi Gigi e Ross, Gigi D’Alessio e Stefano De Martino… All’inizio ero molto preoccupato perché non sono un comico ma mi hanno detto che io devo pensare a portare allegria e in questo cerco di essere il più spontaneo possibile”.
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“C’è tanto lavoro e tanto affiatamento coi colleghi – continua il rapper – uniti alla professionalità dei comici del cast. Pensa che molte battute fatte su questo palco sono entrate nelle mie canzoni perché portano la strada. La gente ha bisogno di leggerezza, vuole sorridere e ha bisogno di intrattenimento; ed quello che noi daremo”.
“La mia arma sarà la spontaneità e in questo quella dei villaggi turistici è stata una scuola importante”, continua Maccaro. “Mi ha insegnato tanto per i concerti: la presenza scenica, la comunicazione, il teatro. Papà, che ha sempre fatto teatro comico brillante come hobby, mi diceva sempre che in sala deve sentirti anche chi sta seduto nell’ultima fila, senza avere il microfono. Io ho sempre portato nel mio bagaglio culturale tutte queste cose”.
“Fiorello, con cui ci sentiamo sempre, è un punto di riferimento importante per l’intrattenimento così come altri artisti lo sono per la musica”, spiega quindi Clementino. “E cito Pino Daniele, Lorenzo Jovanotti, Fabri Fibra. Io cerco di prendere un po’ tutto e di metterlo insieme per formare il mio carattere però in maniera sempre spontanea. Quando uno è finto o fa finta di non funziona; quando sei vero nessuno ti può dire niente, perché sei real. E ti assicuro che io sono real, come mi vedi”.
Clementino: «Io, maestro di cerimonia»
Dalla musica alla tv, Clementino racconta così la sua visione del rap. “Il rap viene dalla strada, è musica urbana a tutti gli effetti ma ce ne sono tanti tipi e non è necessariamente legato alla violenza. C’è anche, per esempio, il rap politico, le canzoni d’amore dedicate alle donne o il rap party, canzoni dedicate alla festa. Ecco, forse queste sono quelle che mi riguardano di più.
“Io sono molto legato all’aspetto dell’intrattenimento: la mia è l’arte dell’mc, maestro di cerimonia”, afferma l’artista. “Mi chiamo Maccaro Clemente e, diciamo, che fare il maestro di cerimonia l’ho proprio nelle iniziali, è una cosa che mi è sempre piaciuta”.
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“Leggo tanto, quasi un libro ogni quindici giorni, e amo le autobiografie degli artisti, per esempio ho iniziato quella di Jim Carrey”, continua Clementino. “Quando ho letto la storia di Will Smith, ho notato che lui è un personaggio che nasce dal rap, passa per la televisione facendo Il principe di Bel Air e arriva al cinema. Ecco, lui è il mio punto di riferimento, escluso ovviamente l’episodio degli Oscar”.
“Mi sono sempre attaccato alla musica rap però sono sempre stato un intrattenitore. Alle cene insieme agli altri rapper mi mettevano sempre a capotavola proprio per intrattenere perché imitavo gli altri. E quando sono entrato in Made in Sud tutti mi hanno detto che mi vedevano bene in questo contesto. Mi è sempre piaciuta l’improvvisazione e i miei live sono fatti anche di questo, a me piace punzecchiare con rime intelligenti usando l’ironia del rap.
Mi sono detto che ora, a quarant’anni, la gente mi conosce e sa che le rime le so fare; adesso voglio provare a farmi valere anche su un palco con qualcosa di veramente grosso che è Made in Sud. Mantenendo sempre la testa alta e i piedi per terra, cercando di imparare perché se si parte presuntuosi non si arriva da nessuna parte”.
Foto da Ufficio Stampa Rai